IL FIGLIO DELL’ALTRA (2012)


IL FIGLIO DELL’ALTRA di Lorraine Lévy, Francia 2012 – Durata: 105 min.

Il film racconta la storia di due famiglie e di due figli, ormai quasi ventenni, che per errore sono stati scambiati il giorno dopo la loro nascita. Da una parte c’è Joseph Silberg, un ragazzo israeliano che ama scrivere canzoni e che scopre, durante la visita militare, che il suo gruppo sanguigno non è compatibile con quello dei genitori. E’ stato, infatti, scambiato con Yacine Al Bezaaz, un ragazzo palestinese. Come è naturale, questa notizia sconvolgerà la vita dei due ragazzi e delle loro famiglie che provano ad incontrarsi per tentare di accorciare le distanze culturali.

Il tentativo è apprezzabile ma le ‘questioni politiche‘ hanno la meglio sul buon senso: i due schieramenti -nemici per antonomasia- sono stati cresciuti con un’identità culturale fortissima e radicata, che prevede l’odio nei confronti di tutti gli appartenenti alla controparte. La scoperta dell’errore genera disagio fra i membri di ciascuna famiglia, con reazioni diverse: mentre i padri rifiutano ogni tipo di apertura, finendo per rinfacciarsi in salotto il dolore dei rispettivi popoli, le madri creano una reciproca complicità conciliatrice che nasce dall’esigenza di conoscere da vicino il figlio biologico cresciuto dall’altra.

Rifugiatisi in giardino, Joseph e Yacine provano a interrogarsi sulla loro identità e sul loro destino. I loro incontri si faranno sempre più frequenti, fino a quando non decideranno di entrare l’uno nella famiglia dell’altro, frequentando la vita che avrebbero dovuto vivere e rientrando in quella che gli è capitato di vivere.

Il figlio dell’altra sceglie la forma del dramma familiare per raccontare la questione israelo – palestinese mostrando una linea di confine odiosa, alimentata dalla paranoia e dai pregiudizi. E lo fa raccontando l’intimità, la tradizione, la convivenz a tra i sraeliani e palestinesi in una dimensione quotidiana e privata. Le idee sono allora veicolate dai personaggi, che interpretano con grande sensibilità la complessità di due punti di vista, le contraddizio ni di uno stato di cose, il dolore e la resistenza a immedesimarsi nell’altro.

Forte il tema dell’appartenere ad una famiglia, scoprire le proprie origini e di tentare di vivere al meglio la propria vita. Ed è quello che le madri colgono: l’opportunità nello scambio di accogliere il figlio dell’altra, indicando l’amore come possibile via di uscita da una condizione paradossale.

TAG: minori, adozioni, conflitti, genitori e figli 

Visione consigliata: +13 anni

Trailer del film:

CINEMA & DIRITTIF4CR vi porta nel mondo del cinema. Come i film hanno raccontato e raccontano i diritti dell’infanzia?

Il cinema si è sempre interessato di raccontare le storie dei bambini e dei ragazzi. Si tratta di un potente strumento, capace di focalizzare l’attenzione su temi spesso difficili da raccontare e in grado di raggiungere un ampio pubblico. Che faccia riflettere, ridere, incuriosisca o voglia provocare, ogni film che tratta tematiche legate al complesso e delicato mondo minorile ha alle spalle una storia. In questa sezione troverete Film vecchi e film nuovi. Italiani o stranieri, focalizzati direttamente sulla condizioni minorile o che affrontano temi legati alla famiglia e che mostrano un affresco su come vivono i minori quando sono privati dei loro diritti. Altre volte si tratta di film che hanno sullo sfondo i minori, ma che sono stati scelti per il loro impatto e le ripercussioni che offrono nel comprendere lo status minorile direttamente o indirettamente connesso.

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