I giorni della droga


Tutti abbiamo avuto un momento della vita in cui la vocina in fonda alla testa ci sussurrava di provare perché, diciamolo, provare qualcosa non fa mai male. Poi ci siamo resi conto che si provare è bello, ma ci sono alcune cose da cui è meglio stare lontani.

Il problema della droga è un argomento che tocca tutti, dal ragazzino che ne fa uso a scuola al professore pluri-laureato che durante i suoi anni d’oro giocava a fare l’hippy.

All’alba del XXI secolo è un fenomeno sempre più in aumento tra i giovani e i giovanissimi: secondo alcune ricerche dell’Osservatorio Adolescenti del Telefono Azzurro nel 2014 il 13% dei giovani tra gli 11 e i 19 anni faceva uso di droghe.

La legge italiana cerca di tutelare chi fa uso o spaccia sostanze stupefacenti: il minore al di sotto degli anni 14 non è punibile, mentre quello tra i 14 ed i 18 anni è ritenuto responsabile in caso di spaccio, e se ne occupa l’art.73 del DPR 9/10/1990 numero 309.

Per quanto riguarda la prevenzione invece la legge, come dichiarato nel Titolo IX – (Artt. 104-112),prevede che il ministro dell’istruzione approvi piani preventivi annuali sulla base delle proposte formulate da un comitato tecnico-scientifico (art.104 comma 3) ; inoltre secondo il decreto sono previsti programmi preventivi, una pedagogia preventiva e l’impiego di strumenti didattici appositi nei centri scolastici.

Inoltre l’art. 105 prevede corsi specifici per insegnanti dei diversi livelli scolastici sulle conseguenze dell’abuso di droga tra i giovani e le possibili malattie.

Nonostante quindi vi siano in Italia una buona prevenzione ed informazione purtroppo molti giovani d’oggi si avvicinano al mondo della droga per gioco o per moda e nonostante vi sia stato un calo dell’abuso di sostanze stupefacenti, le nuove mode impazzano sul web. Un esempio di quello che viene creato oggi, è un tipo sintetico di droga nata in Russia pochissimi anni fa, la “Krokodil” un mix di codeina, benzina, detersivo e olio. Soprannominata “la droga che mangia i drogati” poiché scioglie la carne di chi la assume e solo l’1% riesce a uscire dalla dipendenza.

Un altro esempio è l’utilizzo di maschere anti-gas per assumere sostanze stupefacenti, con tanto di istruzioni per migliorare l’effetto della droga evitando piccoli intoppi come gli occhi irritati.

Per quanto internet abbia aiutato a diffondere i progetti preventivi, i numeri verdi per chiedere aiuto e a far conoscere le conseguenze dell’utilizzo e dell’abuso, il sistema è un’arma a doppio taglio e in questo caso ha aiutato a pubblicizzare le nuove droghe in Italia e purtroppo non si sa esattamente da quanto circolino sul nostro territorio (il Giornale).

In Italia vi sono molte comunità terapeutiche (CT) che accolgono minori con problematiche di tossicodipendenza, il più delle volte questi giovani sono delusi dal mondo degli adulti e si sentono incompresi dalla propria famiglia e trovano rifugio nelle amicizie sbagliate. Queste CT tendono a responsabilizzarli, emanciparli dalla tossicodipendenza, renderli consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni e cercano di aiutarli ad elaborare la propria storia personale e famigliare.

Le CT fanno del loro meglio, ma la lotta alla tossicodipendenza giovanile è un problema grave e in continua evoluzione, ed evolvendosi sta raggiungendo dei livelli di pericolosità molto alti. Nonostante la legge italiana stia cercando di arginare il problema, sconfiggere questo commercio è molto complicato.

Agli ingenui che credono che “tanto smetto quando voglio” oppure “tanto a me non succederà” consiglio di trascorrere qualche giornata in una comunità di recupero, o in un Sert di una grande città ed osservare le persone che si incontrano: vedere e magari scambiare due parole con chi si sta rovinando la vita, può aiutare ad evitare gli stessi errori.

A chi invece ne vuole sapere un po’ di più consiglio la lettura di un classico degli anni ‘70/’80 “Alice: i giorni della droga”; storia di una ragazza di 15 anni che viene trascinata nel mondo della droga e nonostante i tentativi non riesce a uscirne.

di Cecilia Gastoldi