Il piccolo pifferaio: video-storia di un bambino siriano rifugiato in Turchia


Il piccolo pifferaio siriano invisibile è il protagonista del post di oggi.
Iniziamo la settimana raccontandovi la storia di ISSA. E lo facciamo con un video: la storia è narrata da un reporter della CNN, Joe Duran, che ci mostra un giorno ordinario di un bambino siriano rifugiato in Turchia.
Siamo ad Instanbul. Ci sono più di 100.000 rifugiati siriani in Turchia. Molti di loro sono donne e bambini che cercano di sopravvivere nelle strade, ognuno a modo suo.
Issa è uno di loro.
Seduto su un marciapiede, in una strada trafficata dove passeggiano velocemente locali, turisti e lavoratori, il bambino – un rifugiato siriano senza fissa dimora- suona per ore il suo piccolo flauto di plastica, nell’indifferenza dei passanti, abituati a simili scene e più interessati ai loro affari. Qualcuno lascia qualche moneta.Issa cerca di racimolare qualche soldo durante la giornata. Questi soldi, circa 10$ al giorno, consentiranno al bambino di procurare sostentamento per sé e per la propria famiglia. Un passante lascia cadere un arancio.
Il bambino non teme l’occhio indiscreto della videocamera: anzi, ci informa che l’ISIS è qui, che sente sparare in continuazione e ci fa comprendere chiaramente che gli fa male la testa.
In Turchia cresce il disappunto locale nei confronti dell’ondata di milioni di rifugiari siriani.
Qui l’elemosina nelle strade è illegale. Per questo motivo si cerca di travestire la richiesta di elemosina con una attività di ‘intrattenimento musicale’. Vediamo, infatti, anche altri bambini con in mano diversi strumenti musicali. Issa scappa via quando scorge l’arrivo della polizia. Scappa ma viene preso. Non ci sarà una multa o l’arresto ma la confisca del suo flauto da parte di un poliziotto, come apprendiamo in seguito.
Nonostante sia affamato, Issa ci offre un arancio che un passante gli ha donato all’inizio del video. (Questo gesto di generosità è disarmante).
Ma il bambino non si dà per vinto: con metà dei soldi recuperati nella giornata, si precipita in un negozio di giochi e ne acquista subito un altro, ricominciando così a suonare.Scende la sera. Lo vediamo, infine, comprare un biglietto e cadere addormentato all’interno di un’autovettura.
I suoi grandi occhi e la sua storia mi accompagneranno per la tutta la giornata.
Le storie dei rifugiati sono sempre un tema presente nel F4CR network. Quando si tratta di bambini, noi ci siamo. Forse non saremo in grado di fare molto, qui dall’Italia. Eppure, far conoscere le loro storie e raccontare le loro vite è un modo per dare visibilità a questi bambini invisibili.
Combatti con noi, combatti con il Fight for Children’s Rights Network (www.f4crnetwork.com)
Potete vedere il video caricato dalla CNN sul loro canale YouTube qui.
(Fonte Video, CNN: https://www.youtube.com/watch?v=5Fs7zA5xW7o#t=22)