L’odissea dei bambini migranti e rifugiati in Europa: un viaggio tra mille ostacoli verso una nuova vita


Circa un quarto delle persone che quest’anno hanno cercato asilo in Europa sono minori.
Oltre 106.000 bambini hanno richiesto asilo nei paesi europei nella prima metà del 2015, ben il 75% in più rispetto al 2014 (dati: UNICEF e UNHCR).
L’Europa rappresenta, infatti, per questi minori e le loro famiglie un’opportunità per ricominciare, lasciarsi alle spalle la desolazione della guerra e iniziare una nuova vita. Non deve, pertanto, sorprendere che l’odissea di migliaia di profughi e migranti che percorrono la rotta dei Balcani sia inarrestabile. Sono siriani, afghani e iracheni e fuggono dalle guerre che stanno sconvolgendo i loro Paesi, insieme a pachistani, palestinesi e africani. Molte famiglie sono in viaggio da mesi con i propri bambini, affrontando torride giornate estive, raffreddori, vesciche, diarrea e disidratazione. Come loro unico bagaglio spesso hanno solo i vestiti e le scarpe che indossano e esausti, una volta arrivati, hanno bisogno di un posto dove riposare.
Questo flusso migratorio sembra deridere le autorità di Budapest e la loro decisione di innalzare un ‘muro difensivo’ dall’invasione di migranti, non si arrestano neanche davanti alla barriera metallica e di filo spinato che il governo conservatore di Viktor Orban sta innalzando nel sud dell’Ungheria (lungo tutti i 175 km della frontiera con la Serbia).
A dimostrarlo sono le migliaia di nuovi arrivi che quotidianamente si registrano, ben tremila nelle ultime ventiquattro ore, fra i quali 700 bambini. Giungono in autobus al confine in territorio serbo e da qui, a piedi, i profughi tentano di passare in Ungheria per recarsi in Paesi del nord Europa, in particolare Germania, Olanda, Svezia, Norvegia, nella speranza di un lavoro e di una vita più dignitosa.
Eppure, nonostante siano giunti in Europa, molti bambini migranti e rifugiati stanno vivendo incondizioni inadeguate e di sovraffollamento, con rischi di subire violenze, sfruttamento e abusi. Alcuni sono costretti a dormire all’addiaccio e con l’arrivo dell’autunno potrebbero essere esposti alle malattie causate dal raffreddamento, come la polmonite.
Che siano migranti, richiedenti asilo o rifugiati i bambini che si muovono attraverso i confini, con le loro famiglie o da soli, devono ricevere aiuto e protezione. Tenendo sempre bene a mente la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (che sancisce i principi e i diritti che spettano a tutti i bambini, compresi quelli che si trovino fuori dai loro paesi, in mare, sulla terraferma o sulle coste dei paesi di destinazione) occorre agire con urgenti e concrete misure di protezione per garantireche il superiore interesse dei bambini abbia la priorità in tutte le decisioni riguardanti questi minorenni- anche in casi di asilo.
Appare essenziale un’azione congiunta e una equa divisione delle responsabilità fra gli Stati membri dell’Unione Europea.

In particolare: a) creare strutture di accoglienza protette e adeguate ‘a misura di bambino’, garantendo l’erogazione di servizi essenziali (accesso alle cure sanitarie, al sostegno psicologico, all’istruzione e a spazi ricreativi in cui giocare e socializzare),  b) garantire sistemazioni adeguate per i migranti e i rifugiati che permettano alle famiglie di rimanere unite, anche con visti umanitari per i bambini e per le loro famiglie, c) elaborareun maggiore impegno per il ricollocamento dei rifugiati che provengono da paesi in guerra, al fine di ridurre la probabilità che essi facciano ricorso a rotte pericolose e finiscano prede dei trafficanti di esseri umani, d) intensificare le operazioni di ricerca e salvataggio delle persone, in mare e sulla terraferma, e) accelerare gli interventi di ricongiungimento familiare per i bambini rimasti separati dalle famiglie e non accompagnati, f) garantire un numero adeguato di personale qualificato nell’ambito della protezione dell’infanzia, per aiutare i bambini e le loro famiglie, g) porre in atto ogni misura per prevenire l’abuso e lo sfruttamento dei minorenni migranti e rifugiati.

Negli ultimi tempi siamo bombardati di immagini strazianti di corpi di bambini trascinati sulle rive d’Europa, di bambini che giacciono soffocati nel retro dei camion che attraversano i confini, di bambini ai quali vengono fatti scavalcare le recinzioni di filo spinato da genitori disperati. Sono immagini scioccanti che rimbalzano in giro per il mondo sui social media, sui nostri schermi televisivi e sulle prime pagine dei giornali.
Noi abbiamo scelto di rappresentare la speranza di un nuovo inizio: emblematica la foto in apertura. (credit: ©ANSA/AP).
Perché indignarsi per queste immagini non è abbastanza.L’indignazione deve essere seguita dall’azione.
Fonti:
http://www.unicef.it/print/6411/bambini-migranti-e-rifugiati-unicef-da-europa-pi-azioni-condivise-e-equa-ripartizione-degli-oneri.htm
http://www.unicef.it/doc/6403/macedonia-in-3-mesi-triplicato-flusso-profughi.htm
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/08/28/migranti-dalla-siria-allungheria-in-una-sguardo_6eec62c2-e840-42a6-a893-501bb97e27e9.html