La salvaguardia dell’identità del minore e l’attribuzione del cognome materno


Con la pronuncia del 31/05/2022 n. 131 della Consulta, la più attesa ma probabilmente anche la più discussa dell’anno, è stato previsto che, in mancanza di un accordo, ai figli devono essere attribuiti i cognomi di entrambi i genitori nell’ordine dagli stessi deciso, con conseguente ricorso al giudice solo laddove il predetto accordo difetti e si renda, pertanto, necessario dirimere un contrasto sul punto.

Prima di tale pronuncia, l’orientamento tradizionale e prevalente in giurisprudenza riteneva che – pur non essendo testualmente prevista una regola relativa al criterio di attribuzione del cognome in costanza di matrimonio – vi fosse un principio, ricavabile dal combinato disposto di una pluralità di disposizioni, per il quale il cognome attribuibile fosse necessariamente quello paterno.

In particolare, tale principio, era ricavabile dall’art. 262 c.c., che prevede un favor per la regola del patronimico allorquando il riconoscimento del figlio avvenga contemporaneamente da entrambi i genitori, nonché dall’art. 299 co. 3 c.c. che, in materia di cognome dell’adottato, impone l’attribuzione del cognome paterno.

È facilmente intuibile come, però, questa regola non scritta sia stata progressivamente ritenuta non più coerente con i principi del nostro ordinamento e in particolare con quelli di cui agli artt. 2, 3 e 29 Cost., né con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna[1].

In un primo momento, quindi, la Corte costituzionale, con la pronuncia dell’8 novembre 2016, n. 286, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme del Codice civile di cui sopra nella parte in cui non consentivano ai genitori, che ne facessero richiesta al momento della nascita, di attribuire al figlio anche il cognome materno[2].

Questo è stato, però, soltanto un primo passo nella riscrittura di questa materia. Infatti, nella suddetta pronuncia, si prevedeva non solo che per poter attribuire il cognome materno fosse sempre necessario il consenso del padre ma anche che non fosse possibile attribuire il cognome della madre in via esclusiva. La parità genitoriale, quindi, non poteva ancora dirsi pienamente realizzata.

La Consulta è quindi nuovamente intervenuta, con la sentenza n. 131/2022, allineando così il meccanismo di attribuzione del cognome nell’ordinamento italiano a quanto previsto da altri paesi dell’Unione Europea[3]. Muovendo dall’assunto secondo il quale vi sia un nesso inscindibile tra il diritto all’identità personale dei figli e la parità tra i genitori, la Corte giunge a considerare come l’identità del minore all’interno della famiglia si possa individuare tanto nel legame genitoriale con il padre quanto nel legame genitoriale della madre, con conseguente identificazione mediante il cognome rappresentativo del rispettivo ramo familiare.

Pertanto, la Corte costituzionale ha stabilito che il cognome del figlio debba comporsi con i cognomi di entrambi i genitori, nell’ordine da loro deciso, fatta salva la possibilità che, di comune accordo, essi decidano di attribuire soltanto il cognome di uno dei due e, quindi, anche solo quello della madre. La Consulta ha invitato, in ultimo, il legislatore ad intervenire in tempi rapidi per impedire, soprattutto, che l’attribuzione del cognome di entrambi i genitori comporti un “meccanismo moltiplicatore” che sarebbe certamente lesivo, nel succedersi delle generazioni, della funzione identitaria del cognome[4].


[1] Cfr. M.F. Mazzitelli, I figli potranno avere solo il cognome della madre?, in https://edizioni.simone.it/2022/05/10/cognome-della-madre/

[2]  V. amplius I. STELLATO, Cognome della madre ai figli: sì dalla Consulta, in https://www.altalex.com/documents/news/2016/11/09/cognome-della-madre-ai-figli-si-dalla-consulta

[3]  V. F. FONTE, Una rivoluzione in materia di attribuzione del cognome, in https://www.iusinitinere.it/una-rivoluzione-in-materia-di-attribuzione-del-cognome-42915

[4] Cfr. P. MACIOCCHI, Sentenza sul cognome, la Consulta: presto una legge per evitare l’effetto moltiplicatore, in https://www.ilsole24ore.com/art/sentenza-cognome-consulta-attribuirlo-solo-padre-viola-costituzione-AEeYtecB


di Francesca Zerella – Avvocato